Se sei tra quelli che crede ancora che la felicità sia un’utopia, un lusso riservato a pochi o che solo un esiguo numero di eletti possano sperimentarla veramente, allora questo articolo ti aiuterà a vedere la questione da un punto di vista diverso.

Fino a qualche anno fa pensavo, così come la maggior parte delle persone, che la felicità fosse una meta da raggiungere, un insieme di risultati da ottenere, qualcosa da perseguire. In realtà ho iniziato a sentirmi felice quando ho capito che la felicità è qualcosa insito in noi, qualcosa che non deve essere inseguito ma liberato. Nasciamo per essere felici, è un nostro diritto, legittimato qualche anno fa dall’ Onu che ha istituito la Giornata mondiale della Felicità, che si celebra il 20 Marzo di ogni anno.
Ho capito che per liberare la felicità bisogna cominciare a coltivare alcune piccole, sane e positive abitudini.
E oggi ne voglio condividere 10 con te.

1) Essere gentili e aiutare gli altri
La prima abitudine che invito ad introdurre nella tua vita quotidiana è quella di essere gentile e aiutare gli altri.
La generosità e la gentilezza, infatti, non migliorano solo la vita delle persone che le ricevono, ma contribuiscono in maniera importante al nostro benessere. Molti studi hanno confermato che quando aiutiamo gli altri nel nostro cervello si attivano le stesse aree che si accendono quando riceviamo dei doni.
Aiutare gli altri stimola la produzione di endorfine che donano al nostro organismo una piacevole sensazione di benessere.
I gesti di gentilezza che puoi fare non devono per forza essere eclatanti, possono essere delle piccole attenzioni rivolte a qualcuno che conosci o anche a uno sconosciuto. Lasciare un caffè sospeso al bar, donare tempo a chi è solo, fare beneficenza, ma anche donare un semplice sorriso, un abbraccio o una parola di incoraggiamento a chi si trova in un momento di difficoltà.

 2) Essere grati
Un’altra sana abitudine che puoi introdurre per sprigionare la tua felicità è la gratitudine.
L’infelicità delle persone deriva spessa dall’insoddisfazione di ciò che si è o di ciò che non si ha.
Eppure siamo tutti ricchi di risorse, qualità, capacità ma anche di beni materiali. Abbiamo un tetto sulla testa, non dobbiamo percorrere chilometri per avere dell’acqua potabile, abbiamo cibo fresco in frigo e vestiti nell’armadio.
Abbiamo inoltre la possibilità di studiare, crescere e migliorarci.
Sii grato e focalizzati su ciò che hai invece che su ciò che ti manca,  ti aiuterà ad eliminare frustrazioni, insoddisfazione e ad aprirti la strada alla felicità.

3) Non rimuginare
Ecco una cattiva abitudine che devi immediatamente eliminare dalla tua vita: rimuginare.
La rimuginazione mentale è quel processo in cui le preoccupazioni negative sono ripetitive, eccessive, costanti e improduttive a tal punto da provocare disagio o difficoltà nella vita quotidiana. E’ un meccanismo che viene anche definito “la malattia del pensare avanti e indietro”, in quanto la mente della persona passa costantemente dalle recriminazioni sul passato alle preoccupazioni per il  futuro.
Per essere felice è necessario che sviluppi l’abitudine di stare nel “qui e ora”, di mantenere la tua mente focalizzata sul momento presente, l’unico sul quale puoi realmente e concretamente agire.

4) Essere ottimisti
Ottimisti si diventa! l’ottimismo è un’abitudine che puoi imparare.
Sfatiamo subito il mito secondo cui essere ottimisti significa sorridere sempre o pensare che tutto andrà sempre bene.
L’ottimista non è una persona che nega le difficoltà, semplicemente le affronta in maniera costruttiva, forte della fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi.
Essere ottimisti vuol dire sentirsi capaci di affrontare qualunque situazione e nutrire aspettative di riuscita rispetto ad una determinata situazione o ad un obiettivo che ci si è prefissati. L’ ottimismo, quello vero, consiste nella capacità di non farti abbattere dalle difficoltà ma di vederle come dei momenti di crescita.

5) Non lamentarsi
Al pari del rimuginare anche il lamentarsi è un’abitudine estremamente negativa che dovresti eliminare.
Recenti ricerche scientifiche fatte anche alla Stanford University hanno dimostrato che ascoltare per più di 30 minuti al giorno discorsi carichi di “negatività” nuoce a livello cerebrale. Le onde magnetiche emesse da chi si “lamenta” di fatto spengono i suoi neuroni e quelli di chi ascolta.
I neuroni si spengono  perché il nostro cervello reputa la lamentela un contenuto di basso livello. Questo meccanismo va a discapito delle capacità cognitive, intellettive, umorali.
Evita di lamentarti, quando una situazione ti preoccupa agisci sulla soluzione, se la soluzione non c’è, accetta la situazione così com’è.
La lamentela non la cambierà, contribuirà solo a caricare di negatività te stesso e chi ti circonda.

6) Non perdere tempo in situazioni che non si posso controllare
Focalizzarsi sulle uniche cose che hanno un impatto tangibile e concreto sulla nostra vita è un’ottima abitudine da sviluppare. Queste cose sono: le nostre reazioni agli eventi e alle situazioni della vita, le decisioni che prendi e le azioni che compi. Si da troppo peso a cose e situazioni che non sono sotto il nostro controllo, sulle quali non possiamo attivamente agire per cambiarle. Questo atteggiamento genere un enorme dispendio di energie mentali ed emotive e genera un forte senso di frustrazione. La cosa migliore che puoi fare è lasciare andare ciò che non puoi controllare e investire le tue energie nelle cose sulle quali puoi incidere.

7) Stare con le proprie emozioni
Impara a comprendere che tutte le emozioni sono ugualmente importanti.
Dolore, vergogna, paura, delusione, quando proviamo queste emozioni facciamo di tutto per sopprimerle o per liberarcene in fretta, senza chiederci quale sia il motivo e l’utilità della loro presenza. Stare con le tue emozioni significa imparare ad ascoltarle, accoglierle, per fa si che naturalmente, una volta assolta la loro funzione, vadano via così come sono arrivate.
Non entrare in confitto con le emozioni che non ti piace provare, abituati ad ascoltarle e a capire cosa ti vogliono dire.

8) Accettare le proprie debolezze
“La fragilità del cristallo non è una debolezza ma una raffinatezza”, dice il protagonista del film Into the Wild. Sì, siamo fragili, e la nostra forza risiede nel non pretendere di essere perfetti e nell’accettare le nostre fragilità.
Accettare le tue debolezze, i tuoi difetti non è solo qualcosa che contribuisce alla tua felicità ma un requisito fondamentale dell’autostima. Se vuoi approfondire questa tematica ti consiglio un bellissimo libro della ricercatrice americana Brené Brown, “I doni dell’imperfezione”.

9) Coltivare i propri interessi
La felicità si sprigiona quando dedichiamo del tempo a tutte quelle attività che ci piacciono, ci fanno stare bene e ci assorbono totalmente.
Le passioni alimentano la nostra gioia di vivere, contribuiscono ad aumentare l’autostima, ci rendono più fiduciosi dei nostri mezzi, e allontanano ansia e stress. Di contro quando non ci dedichiamo a ciò che ci piace si generano sentimenti di frustrazione, insoddisfazione e inquietudine. Individua le tue passioni, quelle attività che ti fanno stare bene e prendi l’abitudine di dedicagli del tempo tutti i giorni.

10) Vivere in linea con i propri valori
Essere consapevoli dei propri valori, di ciò che è realmente importante, rappresenta un tassello fondamentale per il benessere. L’unico modo per sentirci davvero appagati a lungo termine è vivere in armonia con i nostri veri valori. Quando non agiamo in conformità con i nostri valori e quindi prestiamo attenzione o ci concentriamo su azioni o attività che per noi non sono importanti, sperimentiamo sensazioni di disagio o frustrazione. Quando invece agiamo in conformità con essi sperimentiamo sensazioni positive. Prenditi qualche minuto del tuo tempo per individuare i 10 valori per te fondamentali, le 10 cose che davvero sono importanti nella tua vita (salute, amore, sicurezza, onestà, indipendenza, libertà, etc.) e chiediti che cosa stai facendo o cosa puoi fare affinché vengano soddisfatti.

Spero che questo articolo possa essere uno stimolo a modificare quelle abitudini che soffocano e impediscono alla tua felicità di esplodere e introdurne di nuove che ti avvicinino ad uno stato di benessere e armonia.